
E partita il giorno 1° febbraio 2021, dopo tanto averne parlato, la lotteria degli scontrini.
Come funziona?
Sono previsti dei premi settimanali, mensili e annuali a fronte dei nostri acquisti come consumatori privati. Questi acquisti si fanno comunicando all’esercente presso cui stiamo facendo l’acquisto il nostro codice lotteria.
Il codice lotteria lo possiamo generare sul sito www.servizi.lotteriadegliscontrini.gov.it/codicelotteria. Qui inseriremo il nostro codice fiscale, o quello del familiare per il quale stiamo generando, e otterremo un codice alfanumerico fornito anche di codice a barre, che quindi potremmo stampare e comunicare all’interno del negozio.
Gli acquisti devono avere un valore minimo di 1 € (va bene quindi anche il caffè al bar!) fino a un massimo di 1.000 €. Attenzione: verranno generati tanti codici estraibili, tanti quanti sono gli euro che abbiamo speso. Se quindi acquistiamo per 1 € avremo 1 solo codice lotteria, se acquistiamo per 10 € avremo 10 codici lotteria.
Cosa deve fare l’esercente?
Il nostro esercente dovrà essersi appositamente registrato sul sito e aver adeguato il proprio registratore telematico. Anche per questo motivo non sono validi, per il momento, gli acquisti online per i quali vi è l’esonero dei corrispettivi.
Inizialmente non è obbligatorio da parte dell’esercente registrarsi e adeguare il registratore, ma è possibile per l’utilizzatore segnalare su un apposito sito gli esercenti che non hanno trovato disponibili a inserire nello scontrino il codice Lotteria. Queste segnalazioni, in mano all’Agenzia dell’Entrate o alla Guardia di Finanza, potrebbero essere usate per valutare un accertamento, anche se – a mio parere – si tratta comunque di scontrini emessi e rimane, quindi, un po’ ostica la comprensione di questa parte della normativa.
Valgono tutti gli acquisti?
Per il momento sono previsti solo i negozi fisici e non quelli online per favorire gli acquisti “di quartiere”.
Non tutti gli acquisti danno diritto a partecipare alla lotteria degli scontrini. In questa prima fase, infatti, sono esclusi gli acquisti per i quali si intende fruire della detrazione o deduzione Irpef e gli acquisti effettuati da soggetti con Partita Iva inerenti alla loro attività; vanno bene invece gli acquisti dei soggetti con Partita Iva relativi alla vita privata. Infine, sono esclusi gli acquisti i cui dati vanno trasmessi al sistema Tessera Sanitaria e quelli documentati da fattura elettronica.
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