
Sembra una parolaccia. Iscro è invece uno strumento interessante destinato a far entrare anche i professionisti nel mondo degli ammortizzatori sociali, finora riservati ai lavoratori dipendenti.
Chi è interessato a questo strumento?
Iscro è destinato solo ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, non quindi ad Artigiani e Commercianti né a professionisti iscritti ad Albi.
Quali sono i requisiti per ottenerlo?
Il professionista iscritto alla Gestione Separata deve essere in regola con i versamenti contributivi e deve essere titolare di partita iva attiva (con iscrizione alla gestione separata) da almeno 4 anni al momento della domanda.
Iscro non è comulabile con il reddito di cittadinanza e non è previsto qualora siano attive altre forme di previdenza obbligatoria, né in caso di concomitante pensione.
Quando spetta?
Qualora il reddito da lavoro autonomo nell’anno precedente (attualmente nel 2020) si sia ridotta di almeno il 50% rispetto alla media dei 3 anni precedenti (triennio 2017-2019). Inoltre, il reddito dichiarato nel 2020 deve essere stato inferiore a 8.145€. Come vedere non è semplicissimo rispettare tutti i requisiti per l’ottenimento del benefit.
In cosa consiste l’indennità?
L’indennità, in caso di accettazione della domanda, ammonta al 25% del semestre relativo all’ultima dichiarazione trasmessa ripartito su 6 mensilità, con una soglia minima di 250€ mensili e massima di 800€ mensili.
Cosa bisogna fare per non perdere l’indennità?
Bisogna frequentare obbligatoriamente dei corsi di aggiornamento professionale certificati e monitorati.
Quando va presentata la domanda?
Al momento è previsto che Iscro sia operativo per il periodo 2021, 2022 e 2023 e che i termini della domanda siano per ogni anno il 31 ottobre. Al momento non è ancora aperta la possibilità di presentare domanda per l’anno in corso.
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