
I redditi da affiliazione e da networking sono in grande diffusione e perlopiù recenti, figli del modello di sviluppo economico degli ultimi anni.
A diffondersi per primo è stato il network (chi non ha partecipato a un interessante incontro dei marchi Tupperware, Folletto o Just? Chi non ha mai sfogliato un catalogo Avon o Yves Rocher proposto da un’amica?), però recentemente esploso, espandendosi prima ad altri prodotti (alimentari e integratori, per esempio, spesso molto discussi) poi generando meccanismi piramidali che ricordano pericolosamente lo schema Ponzi.
Il crescente interesse per questi due filoni mi ha spinta a scegliere l’argomento dell’ultimo articolo pubblicato su C+B, la Casa+Bottega delle imprenditrici creative italiane.
Vuoi saperne di più?
Per approfondire la natura dei proventi di queste attività, per scoprire se questi redditi vadano dichiarati e se si debba aprire partita iva per lavorare in questo modo, ti invito a leggere per intero il mio articolo, che trovi qui.
Se ti avrà incuriosita/o, puoi inoltre trovare qui tutti i miei articoli pubblicati dal 2018 su C+B!
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